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Experience

Arianna Capra

L’avvicinamento di Arianna Capra alla cucina è avvenuto un po’ per caso e un po’ per fortuna. Terminate le scuole medie, senza avere un’idea ben precisa di che cosa volesse fare o diventare, decide di iscriversi a un istituto tecnico, che abbandona però pochi anni più tardi per iscriversi alla scuola alberghiera e assecondare la sua neonata passione per la cucina. Una volta diplomata e ancora giovanissima, Arianna abbandona il suo lago per intraprendere una serie di avventure in ristoranti e alberghi italiani ed internazionali, passando per un hotel ayurveda in Germania e una izakaya – una sorta di osteria giapponese – in Svizzera, esperienze che avranno un impatto importante sulla sua filosofia culinaria. Ma nonostante l’ebbrezza di saltare da una cucina all’altra, Arianna si trova ben presto a fare i conti con una vita frenetica e stressante e con una scoraggiante realtà: «Mi sono accorta che in quanto donna, non mi sentivo presa in giusta considerazione da molti dei miei colleghi maschi. Così quando il Covid ha messo un freno a questo mio stile di vita, ho capito che ero stanca di spostarmi e non avere radici».

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Preso il coraggio a due mani – anche grazie al fondamentale supporto del suo fidanzato -, decide di avviare un’attività in proprio proponendosi come personal chef a domicilio, un servizio già all’ora apprezzatissimo dai tantissimi turisti stranieri che ogni anno visitano il lago di Como. In breve tempo l’attività si è ampliata con cooking class a domicilio o nel suo home restaurant di Tremezzo. Adatti a grandi e piccini, i suoi corsi ruotano principalmente attorno alla pasta fresca, declinata in tutti i suoi sapori, le sue forme e i suoi colori: dalle orecchiette di semola di grano duro alle immancabili tagliatelle e alla pasta ripiena. Ma guidati dalla sua esperienza e abilità, ci si può cimentare anche nella preparazione di dolci e ricette della tradizione italiana. Fiore all’occhiello dell’originale proposta di Arianna sono le sue Cene in Torre: percorsi gastronomici per due persone nella cornice di un’antica torre che si erge nel giardino della villa della famiglia del suo compagno e regala una vista a 360° sulla Tremezzina e sulle sue bellezze naturalistiche.

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Come nelle migliori cucine, è la stagionalità a guidare le scelte di Arianna, che ha sempre un occhio di riguardo per la freschezza dei prodotti, rigorosamente a km 0. Come il pesce di lago e le verdure provenienti dal suo orto, che da anni coltiva con cura e dedizione. La proposta gastronomica di Arianna è frutto di ricerca e preparazione, ma anche – e forse soprattutto – di un autentico amore per la terra, i suoi frutti e per la cultura italiana, che lei rielabora in chiave contemporanea attraverso la sua personalissima visione. «Mi considero una femminista – racconta Arianna -, fuori e dentro la cucina. Tra tutte le persone che ho incontrato durante gli anni passati nelle cucine altrui, è stata una donna, una cuoca di origini francesi di nome Patricia, a ispirarmi e a farmi innamorare di questo lavoro. Nella sua cucina ho ritrovato tanta femminilità e gentilezza. Molto di quello che sono oggi lo devo a lei».
Semplice, genuina e generosa, con i suoi piatti Arianna punta a raccontare delle storie capaci di far innamorare ed emozionare, lasciando ricordi positivi del tempo trascorso insieme. Protagonista indiscussa di ogni esperienza è l’autenticità che si rispecchia nelle ricette e nella sua attitudine giocosa, una caratteristica che la accompagna da sempre: «Forse può sembrare banale, ma uno dei ricordi più teneri legati alla cucina risale a quando ero piccola ed ero solita raccogliere fiori ed erbe dal mio giardino e mischiarli con ingredienti rubati dalla cucina di mia mamma per creare strani intrugli». Si sa, la creatività è un dono innato.