Sambì è nata sette anni fa dal desiderio condiviso dei fratelli Gabriele e Martino Bianchi di riportare in vita un’antica ricetta dei loro avi, conosciuta in Ticino come lo “champagne dei poveri” o il “gazüsin de sambüc”. Prima di presentarla al pubblico, la ricetta di questa originale bevanda ai fiori di sambuco è stata rivisitata e adattata alle attuali esigenze di consumo aggiungendo un twist fresco e contemporaneo. Il risultato è una bevanda alcolica semisecca, leggermente zuccherata e arricchita da una delicata nota citrica.
Pochi ingredienti perfettamente equilibrati - acqua, fiori di sambuco, zucchero e limone – provenienti quasi esclusivamente dal territorio circostante. I fiori arrivano dagli oltre 300 alberi di sambuco dell’azienda agricola della famiglia Bianchi e, in minima parte, dalla raccolta selvatica nei boschi della Val Mara; l’acqua proviene invece dal vicino Monte Generoso, a 1.700 m di altitudine. Facendo tesoro dell’esperienza maturata nell’azienda agricola di famiglia e in particolare delle conoscenze in ambito vitivinicolo, Gabriele e Martino hanno internalizzato le prime fasi produttive – infusione e prima fermentazione -, mentre per la seconda fermentazione e la pastorizzazione, si appoggiano ad un partner esterno specializzato al fine di garantire la durabilità e conservabilità del prodotto.
I due fratelli consigliano di consumare Sambì in purezza, direttamente dalla bottiglia, oppure in abbinamento con limone, menta e un goccio di sciroppo di sambuco, per intensificare ulteriormente le sue connotazioni aromatiche. Negli ultimi anni, sempre seguendo il motto “Think Global, Act Local”, i due fratelli hanno messo a punto una rivisitazione dello spritz tutta ticinese in cui il prosecco viene sostituito proprio da Sambì. Il legame col territorio e il suo tessuto sociale e imprenditoriale, è infatti uno dei punti cardine attorno al quale ruota l’intero progetto, che vede tanti attori coinvolti nella realizzazione e diffusione della bevanda, dallo studio grafico e la tipografia che si occupano dell’etichetta ai tantissimi rivenditori, come bar, lidi, ristoranti e negozi sparsi in tutto il Ticino, nella Romandia e nella Svizzera Tedesca. Al fine di creare una community di amici e consumatori affezionati, i due giovani imprenditori hanno lanciato una serie di iniziative – Sambì Club, Sambì Experience e Sambì Bike – che mirano a coinvolgere persone provenienti dal mondo dello sport, della musica e dell’entertainment in attività ricreative alla scoperta dei gusti e profumi di Sambì.
Un approccio imprenditoriale onesto e innovativo da cui è nato un prodotto a km 0 che rispecchia la filosofia e i valori dell’azienda Bianchi, certificata biologica e impegnata dal 1998 nella produzione sostenibile di vino, miele e derivati nel pieno rispetto della biodiversità. Le varietà di uva che la famiglia Bianchi coltiva con amore da decenni sono Johanitter e Solaris per quanto riguarda i vini bianchi, mentre il vino rosso e lo spumante rosé nascono da nuovi vitigni della famiglia del Cabernet Sauvignon. Dal 2012 coltivano e vinificano anche Merlot, Syrah e Chardonnay, sempre secondo lo stesso ideale biologico. Tra i maggiori apicoltori del Ticino, Martino e Gabriele – oggi a capo dell’azienda – gestiscono con cura oltre 500 alveari da cui provengono diverse varietà di miele, come Castagno, Tiglio e Robinia.