image

Grand Interiors

Villa Pizzo

Photography by Francesco Arena

Su una terra ricca di ulivi e vigneti, che incrociava la via Regina, Giovanni Muggiasca iniziò la costruzione di quella che sarebbe diventata Villa Pizzo. Era il 9 luglio 1453 e il primo impianto abitativo fu in realtà un semplice edificio rurale. Quando nel 1630 nel territorio comasco arrivò la peste, i Muggiasca si rifugiarono al Pizzo, ospitando diverse famiglie della zona. In cambio chiesero di concorrere alla bonifica del luogo con i lavori di riqualifica del parco e, a metà del secolo, con la ristrutturazione dell’abitato, che si trasformò in una casa signorile dalle architetture semplici e una ripartizione ritmica dei piani.

image
image

Sul lato orientale della villa, venne costruito a fine Settecento anche un piccolo oratorio. Verso la seconda metà dello stesso secolo, Giovanni Battista Muggiasca, futuro vescovo di Como, la arredò con fine gusto neoclassico e fece costruire nel parco un monumento dedicato al concittadino Alessandro Volta.

image

Nel 1865 fu acquistata da Madame Elise Musard, gran dama del Secondo Impero e favorita del re Guglielmo d’Olanda, che diede un tocco esotico e raffinatissimo agli interni: le sale furono ristrutturate e gli affreschi sui soffitti vennero ricoperti da cicli pittorici d’ispirazione pompeiana come voleva il gusto dell’epoca. Alla facciata fu aggiunta quella nota di rosa che ancora oggi la caratterizza mentre il tetto fu ornato di vezzi alla chinoise.

image

Pochi anni dopo, nel 1871, Madame Musard lasciò la villa, che fu rilevata dalla famiglia Volpi Bassani. A parte la costruzione di una nuova darsena, i Volpi Bassani hanno mantenuto inalterata nel tempo la sua bellezza originale, con le sale dipinte, i contrasti di stile, i grandi dipinti e gli affreschi che decorano i soffitti.