Photography by Francesco Arena
Il Ridotto del Teatro Sociale di Como è situato nel cuore della città al primo piano del teatro inaugurato nel 1813. Le sue Sale costituivano lo storico foyer volto ad ospitare i proprietari dei palchi durante gli intervalli degli spettacoli, prestigiosi concerti da camera o i ricevimenti più eleganti del territorio lariano.
Il Teatro Sociale, costruito per volontà della Società Palchettisti fondata nel 1764, si affaccia sulla iconica Piazza Verdi, incorniciata da quattro edifici mirabili a rappresentare le epoche principali della città: la Torre Pantera per il Medioevo, il Duomo per il Rinascimento e il Barocco, il Teatro Sociale per il Neoclassicismo e il suo Ridotto per la Belle Époque, la ex Casa del Fascio per il Razionalismo.
Sin dalla sua fondazione, la Società Palchettisti ha moltiplicato le attività di intrattenimento a carattere culturale, stimolando costantemente sinergie con realtà associative e istituzionali locali, nazionali e internazionali.
Anche in anni recenti, la Società ha ideato e organizzato nel Ridotto del Teatro Sociale numerose iniziative culturali, andando da un lato a confermarlo come luogo ideale per convegni scientifici o divulgativi e dall’altro riprendendo un cammino di apertura verso la comunità cittadina con proposte volte a riaffermare il ruolo del Ridotto quale polo culturale e artistico a disposizione della città di Como. La Sala Bianca e le altre Sale sono inoltre aperte a cerimonie private, congressi e riunioni aziendali, a cene conviviali, servizi fotografici, riprese cinematografiche e video pubblicitari.
La Società Palchettisti del Teatro Sociale di Como fu concepita nel 1764 al fine di creare un luogo di cultura aperto alla città e al suo territorio. Sin dalla sua costituzione e attraverso l’azione dei suoi soci, la Società Palchettisti ha partecipato alle vicende cittadine ed europee, alimentando gli ideali risorgimentali e contribuendo allo sviluppo dell’Italia liberale e di quella repubblicana. Alessandro Volta, Giovan Battista Giovio, Giovanni Pietro Porro, Ugo Foscolo, Stendhal, Giuditta Pasta, Vincenzo Bellini, Franz Liszt sono solo alcune delle figure culturali europee che hanno permesso al Teatro Sociale di diventare uno dei più vitali teatri italiani.