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Il Missoltino, presidio Slow Food

Tutti lo conoscono, pochi (o forse nessuno) sanno quale sia la sua vera origine. Si narra di una bella turista alta con gli occhi azzurri, svedese, che a fine 800 insegnò ai pescatori del lago di Como la tipica tecnica di conservazione del Nord, per ricambiare l’ospitalità. Oppure si va ancora più indietro nel tempo, e si risale all’epoca romana, quando una colonia di Greci si insediò sulle sponde lariane per presidiare il territorio dell’antica Via Regina, a difesa dell’Impero.

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Questi Greci avrebbero insegnato alla popolazione della zona la tecnica di conservazione mediante salamoia ed essiccamento, applicando al pesce di lago lo stesso procedimento utilizzato per quello di mare. La prima leggenda prevede essiccazione tramite solo sale, la seconda invece, ha l’aggiunta dell’acqua. Quel che è certo è che la tradizione è arrivata fino ai giorni nostri, ha fatto del missoltino un Presidio Slow Food e anche la fortuna di qualche ristoratore.

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Un esempio tra tutti è Silvio, ristorante che vanta una tradizione di famiglia cominciata nel 1919. Ancora oggi, nelle cucine del ristorante di Bellagio, il missoltino e molti altri pesci del lago vengono serviti seguendo ricette tipiche, che nel corso dei secoli non sono cambiate.