Photography by Francesco Arena
Un racconto di colonnati, terrazzi, portici, alberi e natura prende forma nel Dosso Pisani, ultimo ritiro di Alberto Carlo Pisani Dossi, uomo di ingegno multiforme, scrittore e diplomatico della seconda metà dell’Ottocento. La sua struttura si espande austera e al tempo stesso visionaria: asimmetrica, geometrica e innovativa, si staglia sullo sperone di roccia naturale della collina di Cardina, affacciata sul lago e sulla città di Como.
La villa, la cui costruzione iniziò nel 1897, venne pensata in funzione del luogo e fortemente voluta dal Dossi, che fu profondamente colpito dal lungo viale di cipressi che introduce alla proprietà. A disegnare il progetto originale fu l’architetto Luigi Conconi, che si ispirò alle opere del pittore simbolista svizzero Arnold Böcklin, particolarmente amato dal Dossi, e di cui si rivedono le suggestioni della visione fantastica del Palazzo di Tiberio a Capri e della Villa am Meer.
Qui il Dossi si ritirò nel 1901, qualche anno dopo la caduta di Crispi, e vi rimase fino alla morte, nel 1910, anno in cui venne completata la villa. Oggi il suo impianto ricercato è rimasto immutato: un inno alla bellezza, ricco di spunti letterari e figurativi dove la pietra e la natura perdono i loro confini.